George Soros, l’uomo che nel 1992 mise in ginocchio la “sterlina”, ha scommesso pesante nel poker online. È diventato, infatti, uno degli azionisti principali di Caesars Acquisition, la nuova multinazionale statunitense dell’e-gaming, nata a seguito di un’operazione di spinoff con la casa madre. Secondo la rivista Forbes si tratta della più grande scommessa di sempre, pari a 60 miliardi di dollari, ovvero quanto valutato potenzialmente il mercato dei casinò on line nel Nord America.
Nonostante Wall Street e molti altri gestori di successo nutrano grande fiducia nello sviluppo del gambling su internet c’è solo un ostacolo al fatto che tutto ciò avvenga: Sheldon Adelson.
Adelson, considerato il quinto uomo più ricco degli States, ha scatenato un esercito di avvocati e di lobbisti a Washington, per fermare il gioco d’azzardo online in America.
La partita tra i due ricchi finanzieri sembra appena iniziata: Soros vuole a tutti i costi la regolamentazione del gambling sul web in tutti gli Stati, mentre Adelson, la cui Las Vegas Sands è stata recentemente valutata 60 miliardi di dollari, vuole bloccare ogni tentativo di approvazione di leggi federali. La posta in gioco è enorme: da una parte sembra stia prendendo piede la rivoluzione dei casinò più grande degli ultimi decenni, dall’altra Adelson, con la sua illimitata disponibilità di denaro punta a rallentare lo slancio del gioco online, bloccandone la sua diffusione.