A sei anni dalle sua nascita, il gioco on line sembra essere arrivato a saturazione. Spenti gli entusiasmi iniziali è oramai evidente che la crescita del settore sia stata largamente dipendente dall’offerta erogata. Il mercato, infatti, non ha mai evidenziato una crescita strutturata ma, al contrario, ha sempre registrato degli incrementi quasi esclusivamente legati all’estensione dell’offerta. Ciò nonostante, sembra prematuro parlare di crisi. Nel complesso il 2013 è stato semplicemente un anno di leggera flessione, dopo anni di forte crescita, segno che il mercato si sta stabilizzando e, a dispetto di altri settori, non è soggetto a oscillazioni drastiche. Entrando maggiormente nel dettaglio, il mercato on line ha registrato nel 2013 – secondo l’Osservatorio della School of Management del Politecnico – una spesa complessiva pari a 725 milioni di euro, con una flessione di tre punti percentuale rispetto al 2012. A trainare il mercato sono stati i casinò games, che nel giro di un anno hanno visto un incremento della spesa del 63%, mentre la raccolta è migliorata del 45%. Grazie al contributo delle slot, cha hanno incassato 120 milioni di euro, il giro d’affari complessivo dei casinò games ha sfiorato i 240 milioni. L’ingresso delle slot machine on line ha, inoltre, modificato le abitudini dei giocatori: se prima la roulette era il gioco più cliccato, ora lo sono le slot (48%), seguite proprio dalla roulette (27%) e dagli altri giochi (25%). Anche le scommesse sportive, dopo anni di flessione, sono tornate a crescere. Anche se sarà impossibile ritornare ai volumi del 2009, quando la spesa superava i 240 milioni di euro, nel 2013 il comparto ha fatto registrare un incoraggiate +15% raggiungendo quota 192 milioni. Tutti gli altri giochi, invece, hanno incassato pesanti perdite. Il poker, nelle sue due componenti “cash” e “torneo”, è diminuito del 36% scendendo sotto quota 222 milioni di euro. Leggermente meglio è andata ai c.d. “giochi minori” come il Bingo e i concorsi a pronostici (-16%).