I concessionari hanno fatto la loro parte, ora tocca al Governo. Il Governo per quanto riguarda il mondo-gioco ha fatto qualche concessione che forse nessuno si aspettava… e si è accollato l’impegno di “decretare” e risolvere la situazione di estrema incertezza scaturita dalla ripartizione di quei famosi 500 milioni di euro: all’inizio questo impegno sembrava lontano dall’Esecutivo che ha dovuto invece “cedere” alle pressioni della filiera per arrivare allo scopo principale (e più particolarmente interessante per le casse dell’Erario) di ricevere il versamento dei primi 200 milioni di euro a seguito dell’imposizione al settore degli apparecchi di intrattenimento da parte della Stabilità. Il Governo non poteva permettersi “di azzardare” oltre con il “gioco” avendo anche ricevuto da parte di Bruxelles la fiducia rispetto alle proprie politiche economiche. Non si poteva sbagliare assolutamente.
Incasso avvenuto… promesse spese e che vanno mantenute, almeno il mondo-gioco lo spera. A questo punto la prima scadenza è arrivata: apparentemente in modo tranquillo, ma in realtà i richiami alla responsabilità agli addetti ai lavori del mondo-gioco non appaiono sufficienti, i sacrifici che una parte della filiera ha dovuto “affrontare” sono stati “pesanti” ed ora aspetta l’impegno più gravoso, quello di riorganizzare le fila del settore. Qui è coinvolto l’Esecutivo che viene “preso in mezzo” e dovrà ridisegnare la nuova struttura del comparto attraverso la Delega con tutti i componenti del settore e le rispettive associazioni di categoria che dovranno necessariamente “scendere a compromessi” se vorranno arrivare ad un futuro certo e sostenibile da parte del “gioco”. Al momento la filiera appare agli occhi del Governo disgregata e disgiunta ed ancora una volta totalmente incapace di arrivare ad una soluzione che possa rendere il tutto sostenibile: certo il traguardo del 30 aprile con il pagamento della prima tranche è stato importante… ma quante discussioni si dovranno ancora affrontare e quanti passi ancora da fare.