Blocco voluto o “causa di forza maggiore”? Il testo unificato “Disposizioni per la prevenzione, la cura e la riabilitazione della dipendenza da gioco d’azzardo patologico” in Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati forse “si starebbe bloccando” poichè avrebbe già dovuto essere approdato in Aula, ma da mesi si trova sepolto in Commissione e… non riesce a tirare fuori la testa. Continuano a passare giornate, nonostante la discussione di questa proposta fosse già calendarizzata per la settimana scorsa ed invece non si è fatto nulla. Giunge alla mente, quindi, il sospetto che… si stia davvero bloccando e che non si vuole che se ne parli. Come mai un argomento tanto importante e di interesse socio saitario non viene alla luce? Forse “i poteri forti” hanno fatto i “loro calcoli” e quindi non hanno interesse a cercare “di risolvere” le problematiche del disagio patologico che attanaglia i territori sempre di più e rende le varie Amministrazioni “piuttosto nervose”?
Lo Stato ed i “guadagni” sul gioco d’azzardo. Non si può fare a meno di riflettere sul fatto che lo Stato sul gioco d’azzardo ci guadagna -ed anche molto-: nel 2012 l’Erario ha incassato circa 9 miliardi, il 10% del giocato. Lo Stato ci guadagna, mentre i Comuni si trovano nelle condizioni di effettuare notevoli esborsi per diminuire il disagio sociale procurato dal gioco patologico, per prevenire la diffusione e per “limitare” l’espandersi delle sale da gioco. Ma il nostro “Stato” può davvero rendersi “complice” del gioco e speculare su ciò che il gioco a volte comporta? Vogliamo pensare che non sia così, che tutto ciò che “ruota” attorno al gioco non sia “manovrato” da qualcosa o da qualcuno, ma che siano semplici coincidenze e che il nostro Governo abbia cose da decidere più importanti che… far passare in Commissione qualcosa che possa “aiutare” il disagio patologico. Ci si crede?