Tutti a scuola: anche i gestori di sale da gioco d’azzardo. Anche gli esercenti che gestiscono locali dove sono presenti apparecchiature per il gioco d’azzardo (anche le “famigerate tanto odiate macchinette”) dovranno seguire dei corsi per gestire i rapporti con i consumatori in relazione ai disagi che possono condurre alla ludopatia. Sempre in Lombardia -la Regione forse più all’avanguardia per la lotta contro il gioco d’azzardo- la Giunta Regionale a seguito di una proposta dell’Assessore al Commercio, Turismo e Terziario presa in accordo con l’Assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro ed a quello del Territorio, Urbanistica e Difesa del Suolo ha stabilito questo indirizzo con una delibera ovviamente regolarmente approvata. Questa iniziativa è mirata a dare agli esercenti strumenti importanti per affrontare il rapporto con i giocatori a rischio di Gape per poter effettivamente e praticamente partecipare al contenimento della ludopatia che rischia -in Lombardia e forse non solo- di essere un fenomeno in espansione ed in parte fuori controllo.
Corsi a seguito ed in applicazione alla Legge Regionale del 2013. L’iniziativa di questi corsi viene effettuata in applicazione della Legge Regionale del 2013 che prevedeva la formazione degli operatori del settore del gioco d’azzardo lecito, dando ai gestori per adeguarsi a questa normativa il tempo di 12 mesi per quelli operativi e 6 mesi per quelli nuovi: tutto ciò fa parte di un “pacchetto” di misure previste dalla Legge Regionale della Lombardia che si sta dimostrando il più efficace a livello nazionale al contrasto di questo “fenomeno sociale” dei nostri tempi, appunto il gioco d’azzardo patologico. Per lo “scopo” di questi corsi, che sono stati resi obbligatori, il costo per parteciparvi è stato “limitato” ad un esborso per ogni gestore di un importo non superiore a 100 euro che per la sua finalità è un importo che si può ritenere assolutamente accettabile.