Il cambiamento… desiderio oppure “questo sconosciuto”? Recentemente, e ci si riferisce anche all’ultima tornata elettorale, tanti cittadini hanno desiderato cambiare, o almeno hanno cercato, l’indirizzo politico del nostro Paese. Spesso, l’umanità sente questa necessità o perchè non ne “può più” delle esperienze trascorse o proprio per “voglia di cambiare” essendo sempre fiduciosi e speranzosi di trovare sull’umano percorso qualcosa di migliore che faccia stare… meglio. Bisognerebbe certamente avere il coraggio di farlo per tutto, per il lavoro, per l’amore, per la politica… per tutto ciò in cui si crede, ma inevitabilmente ci si trova ad assecondare ed accondiscendere il permanere della “strada vecchia”, incapaci di abbandonarla ritenendola “più rassicurante”. Rimane così sepolto “l’umano desiderio di cambiamento” che certamente sotto un certo aspetto… non ci fa sentire bene, anzi ci fa sentire un poco ipocriti.
Anche nel gioco d’azzardo la voglia di cambiare è tanta… ma… Con le dovute e debite differenze tra “l’umano vivere” ed il “cambiamento nel gioco” è quel che accade da un pò nel settore del gioco pubblico. Da tempo vengono rincorse rivoluzioni e ristrutturazioni, si prospettano riforme, ma tutto sistematicamente rimane allo stesso punto di partenza e sopratutto si rimane in quello stato di confusione e precarietà con cui da tanto tempo convivono gli addetti ai lavori dell’intero settore. Forse ora qualcosa sembra muoversi, l’aria di “cambiamento” forse sta iniziando a soffiare: sarà in meglio od in peggio? Questo è difficile dirlo, però vale la pena di segnalare il compimento del primo piccolo “passetto”, cioè la “vera volontà” di cambiamenti. Sarà forse più politico che altro ciò che si registra nel mondo del gioco con una collaborazione “annunciata” tra le due associazioni di categoria Sapar ed As.Tro. E’ tanta “roba” dopo anni di battaglie cercando ognuno di tirare l’acqua al proprio mulino. Quindi, cambiare si vuole, si deve trovare il coraggio di farlo.