Sembra che nelle città della Campania il gioco minorile sia una piaga molto difficile da combattere per il semplice motivo che se ne inventano sempre una per poter permettere ai minorenni di giocare utilizzando stratagemmi che vanno oltre all’immaginazione.
Ma cominciamo a parlare di alcuni interventi che le autorità hanno svolto in alcune città del napoletano. Attraverso un’operazione che consisteva nel fare un blitz in molte sale scommesse alla domenica mattina prima delle partite di calcio le Guardie di Finanza si sono ritrovati di fronte tanti piccoli scommettitori alle prese nel consultare quote e ad effettuare giocate. I minori erano così tanti che le autorità non credevano ai loro occhi, in questo blitz le forze dell’ordine è vero che si aspettano di trovare qualche minorenne a giocare però non così tanti e soprattutto che effettuassero giocare in modo così spudorato. Sono state ben 3 le sale scommesse con presenza di minorenni. Morale della favola sono scattate subito delle sanzioni ai gestori di queste sale incriminate.
Ma il bello viene adesso perché alcuni gestori si sono inventati degli stratagemmi per permettere ai minorenni di scommettere senza dare nell’occhio e questo è stato anche documentato in una puntata di Striscia la Notizia con il caro Luca Abete. Ad attirare l’attenzione di Luca erano stati alcuni ragazzini e bambini molto responsabili nello studio, ma così responsabili che stavano in strada con dei fogli in mano a leggere in modo molto concentrato. Luca di sicuro avrà pensato che i bambini erano molto diligenti nel ripassare magari qualche lezione, ma dopo essersi guardato un po’ attorno si è accorto che nelle vicinanze c’era un bel centro scommesse. Quindi cosa stavano facendo tutti questi ragazzini? Forse studiavano? No di certo ma quello che stavano facendo era il consultare le quote ed i palinsesti del centro scommesse per poi incaricare qualche adulto per giocare per loro. Incredibile! Il trucco quindi consisteva che i ragazzini dopo aver consultato il palinsesto al di fuori della sala scommesse davano i soldi ad un adulto che quest’ultimo poi entrava nella sala scommesse per effettuare la giocata ed una volta effettuata dopo essere uscito consegnavano allo stesso ragazzino. Ma Luca abete non ci ha creduto al grande impegno dei ragazzini che ci mettevano nello studio, infatti lo ha capito subito che i bimbi stavano scommettendo e non studiando.
E’ proprio vero allora che siamo in un’era moderna di Pinocchio dove invece di esserci il Paese dei Balocchi c’è adesso il Paese delle Scommesse!