Con questo articolo vorrei riproporvi un’intervista che avevo curato molti anni fa dove una ragazza mi raccontava la storia di suo fratello, un ludopatico a tutti gli effetti, e spero che ognuno di voi ne possa trarre delle riflessioni soprattutto perché la ludopatia è un tema molto delicato e soltanto in questo ultimo periodo è iniziata una campagna di sensibilizzazione a livello nazionale.
Anni addietro mi era capitato di parlare con una ragazza la quale chiamerò con un nome di fantasia Ginevra per tutelare la sua privacy. Parlando del più e del meno è saltato fuori che ha un problema piuttosto grave in famiglia siccome ha un fratello Enzo (chiamato anche lui con un nome di fantasia) completamente dipendente dal gioco infatti presenta tutti i comportamenti tipici di un ludopatico.
Ginevra mi ha raccontato che Enzo, un uomo di 46 anni abitante a Napoli, è ormai un ludopatico da molti anni avendo cominciato in un primo momento a giocare alle slot machine nei locali tradizionali per poi passare anche ai Casinò Online dove soprattutto questi ultimi lo hanno rovinato. Enzo non soltanto è arrivato a consumarsi tutto il suo stipendio e i risparmi ma oltre a questo ha cominciato anche a rubare in famiglia per raggiungere il suo scopo andare a giocare in ogni dove.
La maggior parte delle cause che inducono alla ludopatia sono appunto da attribuire a traumi piuttosto gravi come appunto la perdita di una persona cara, il licenziamento dal lavoro, o anche altri tipi di insoddisfazione. C’è chi si sfoga sniffando cocacina e c’è chi si si sfoga buttandosi nel gioco. Insomma sempre di droga si tratta e il gioco appunto può essere una droga a tutti gli effetti.
Ma ritorniamo alla nostra storia. Ginevra insieme alla sua famiglia hanno tentato in tutti i modi a farlo ragionare ma Enzo non ha mai voluto ascoltarli giocando ancora di più e non ammettendo neanche di avere un problema. A questo punto io chiesi a Ginevra qual è stata la causa che ha spinto Enzo a buttarsi nel gioco e lei mi ha risposto di essere stato lasciato dalla moglie e da quel giorno non è più stato lo stesso ed è stato proprio in quel momento che ha iniziato a giocare.
Tutta questa storia ci fa capire come è facile cadere nel baratro del gioco, i traumi sono la causa principale mediante il quale un individuo trova consolazione nel gioco. In oltre il tipico comportamento di Enzo ci fa capire anche come sia sbagliato assillare un ludopatico per farlo curare, questo tipo di aiuto non è mai la soluzione migliore. Ma allora cosa fare in questi casi?
Ricordo che in questi casi l’approccio migliore sarebbe quello di lasciarlo fare, non stargli troppo addosso e l’unica cosa che si può fare è quella di fargli capire di stargli vicino e che nel momento in cui sentirà il bisogno di essere aiutato noi ci saremo per lui e soltanto in questo caso indirizzarlo nel cominciare una terapia soprattutto accompagnandolo nei centri specializzati e seguendolo passo passo per tutto il percorso della sua cura.
Mi raccomando giocate per divertimento e non come sfogo!