Cosa serve la battaglia quotidiana contro il gioco d’azzardo? Non riusciamo veramente a comprendere per che cosa o per chi si continui a “battagliare” contro il mondo del gioco d’azzardo, contro i suoi operatori, contro le sale da gioco e contro le “famigerate” slot machine! Sembra veramente diventato uno “sport nazionale” alzarsi il mattino e mettere voce e mano in questo settore con il fine ultimo di “farlo odiare” dalla gente e farlo diventare di fatto la fonte di tutte le “disgrazie” che in questo momento attraversano il nostro territorio. Non c’è Regione dal Lazio alla Puglia, al Piemonte, alla Lombardia che non abbia intrapreso iniziative “contro” il comparto del gioco a volte senza neppure essere sollecitato dalla popolazione, ma solo ed unicamente -e speriamo di no- di riconquistare credibilità agli occhi degli eventuali prossimi elettori, credibilità che i nostri politici hanno “perso” da un bel pò.
Proprio ora che con le nuove slot machine ci sarà più sicurezza! Questo “accanimento psicologico” che le Amministrazioni -tutte- stanno attuando verso un settore che negli ultimi anni ha avuto, almeno, due assoluti pregi: il primo quello da un decennio di aver preso assolutamente il posto al gioco illegale soppiantando quasi totalmente l’illegalità e la delinquenza che attraverso “quel gioco” gravitava attorno ai punti di ritrovo, il secondo e non il meno importante, un cospicuo gettito di danaro che si è “gettato” nel portafoglio del nostro Erario. Certamente, qualche lato non positivo del mondo del gioco c’è e va affrontato, regolamentato e risolto -e sembro proprio che la nostra politica si stia interessando seriamente- ma non tutto è male come si vuol far apparire: forse non si vuole risolvere delle problematiche da un lato e si vorrebbe che si risolvessero da sé dall’altro oppure per mano di “qualche terzo” che con una spugna cancelli ciò che è sbagliato e lasci il tanto che è giusto.