Nel nostro paese, il gioco d’azzardo online è stato disciplinato nell’estate scorsa e, da allora, molte piattaforme per il gambling online hanno ricevuto la licenza per il gioco a distanza che consente loro di interagire sul mercato italiano dei servizi di gioco online. Vi sono società, però, che pur essendo presenti in tanti mercati in tutto il mondo e avendo ricevuto delle importanti certificazioni che dimostrano la loro affidabilità e trasparenza non possono esercitare liberamente la concorrenza sul mercato italiano.
Il motivo? Molto semplice, l’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato provvede all’oscuramento dei siti che non sono il possesso della licenza da essa rilasciata al fine di tutelare gli interessi dei giocatori italiani. Almeno questa è la giustificazione che viene usata per i provvedimenti nei confronti dei siti oscurati dall’ AAMS. In realtà, però, le ragioni sono diverse e riguardano la possibilità dello stato italiano di tassare i redditi prodotti anche dalle società straniere che operano nel nostro paese.
Siti oscurati: i numeri aggiornati ad Aprile 2012
Secondo i dati che sono stati pubblicati di recente dall’ Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato, ammonterebbero a 3.924 i casinò online che sono finiti in una sorta di black list. I siti web che risultano essere più colpiti sono quelli che offrono dei servizi di gioco tipici del casinò, come il poker online e tanti altri giochi. Nel mirino dell’AAMS, inoltre, finiscono anche le piattaforme per il betting online.
Lo scopo dichiarato dalle norme vigenti nel nostro ordinamento giuridico è quello di contrastare qualsiasi tentativo di truffa a danno dell’utente i cui interessi sono meritevoli di tutela. Siamo davvero sicuri che solo tutto ciò che è AAMS sia attendibile al 100%?