In Toscana è stato da poco emanato un provvedimento mediante il quale fissa degli orari prestabiliti per l’apertura e la chiusura delle macchinette da gioco. Tali apparecchi nelle sale giochi infatti dovranno essere aperti al pubblico a partire dalle ore 16 per poi essere chiusi alle ore 22 e questo per tutti i 7 giorni della settimana. Per quanto riguarda invece altre attività commerciali come bar, tabaccherie, ristoranti ecc., le macchinette invece l’orario è fissato dalle ore 16 alle ore 20, in questo caso quindi l’orario è ancora più ristretto. Le polemiche non sono mancate e infatti sono molti i commercianti i quali hanno protestato per questi orari ritenuti per loro assurdi siccome andranno a compromettere non di poco l’afflusso della loro clientela e quindi anche il loro fatturato. Per tutte queste proteste si potrebbe capire nel caso in cui tali orari non venissero rispettati.
Proprio per verificare il rispetto di questi orari poco dopo dell’entrata in vigore del provvedimento sono scattati dei controlli a tappeto su tutti gli esercizi commerciali presenti nel territorio di Firenze. E secondo voi quale potrebbe essere stato il risultato? Avranno scoperto molte attività le quali non hanno mai rispettato l’orario? E quante attività commerciali non erano in regola? Zero! Proprio così! Forse per la prima volta in tantissimi anni si è riusciti a trovare ogni singola attività commerciale la quale ha rispettato alla lettere le ordinanze emesse sulle limitazioni del gioco d’azzardo. Infatti con i controlli effettuati si è potuto verificare come ogni singola attività commerciale presente a Firenze ha rispettato questi orari imposti dall’ordinanza. Ad ogni modo i controlli non sono finiti qui perché verranno estesi anche in altre zone della Toscana.
Tutto questo sta a significare che non sempre le ordinanze sul gioco d’azzardo non vengono rispettate ma che ogni tanto vengono anche seguite alla lettera, forse per paura delle sanzioni? Potrebbe essere forse questo il motivo siccome le sanzioni comprometterebbero ancora di più gli esercizi commerciali più della loro limitazione degli orari.