L’incoerenza della nostra politica è forse la “dote migliore” che possiede. La nostra legislazione, e chi la “studia” e la “mette in atto” sono assolutamente ed indubbiamente incoerenti: l’ultimo “tassello” che mancava era quello dell’innalzamento della pressione fiscale sul settore del gioco per reperire dallo stesso risorse per il fondo cura gioco d’azzardo patologico. E’ proprio la cosiddetta “ciliegina sulla torta”: da un lato si aumenta la fiscalizzazione sul “gioco” e dall’altra si “decreta praticamente la scomparsa del settore”quando si consente ai Comuni di rendere sempre più difficile la “vita e l’attività” del comparto dando loro la possibilità di “trovare sempre più luoghi sensibili” ed aumentando sempre di più la distanza che le sale da gioco o Vlt devono rispettare “per poter vivere e commercializzare il divertimento” ed è più che un’incoerenza quasi un’assurdità.
Pensare di ottenere più risorse dal gioco è come voler estrarre “sangue da una rapa”. Come si può pensare di “creare maggiori entrate” da un comparto che sta quasi… scomparendo a causa delle restrizioni che è costretto a subire? Forse la Commissione Affari Sociali della Camera ritiene di “avere la bacchetta magica” e di riuscire ad individuare nuovi spazi e luoghi in cui si possano installare un numero di apparecchi sufficienti a contemplare sia le risorse relative all’aspettativa erariale ordinaria sia quella supplementare necessaria per un aumento del fondo anti-Gap! Forse solo la scienza anti-gioco lecito può spiegare tutto questo, ma si crede sia proprio un “miracolo” che neppure le Dotte Menti che “governano” la nostra vita ed il nostro quotidiano riusciranno a farci comprendere. Forse presentando un piano di sviluppo industriale approvato e non modificabile da alcuno, l’industria del gioco lecito deciderà se aderirvi o meno e continuerà a “sostenere” tutte le politiche di spesa straordinarie del Tesoro… come ha fatto da nove lunghissimi anni a questa parte.