La città di Milano in prima linea. Il vice Sindaco di Milano Ada Lucia De Cesaris, continua a sottolineare l’impegno che la città sta ponendo alla tutela dei più deboli per quanto riguarda il settore del gioco d’azzardo. Milano, quindi, in prima linea nell’intervenire circa le aperture delle sale da gioco e sale scommesse in quanto strutture così stanno danneggiando il territorio, la salute delle persone -sopratutto quelle più fragili- e sopratutto incidono negativamente come immagine proiettata sui bambini, sui giovani e sulle famiglie. Il territorio milanese da questo dilagare di strutture ne è funestato e, sembra, sia sempre più “toccato” dalle conseguenti problematiche e disagi che secondo la città di Milano derivano esclusivamente dall’espandersi delle attività del gioco, nonostante la recente legge regionale sulla distanza dai luoghi “sensibili” delle nuove sale e dei locali con slot machine dovrebbe permettere di delineare ed intervenire praticamente sulle aperture di sale giochi e sale scommesse. Milano nè è assolutamente convinta e certa di quello che ha fatto.
Il nuovo regolamento edilizio milanese. Infatti, nel nuovo regolamento edilizio comunale Milano ha previsto una norma ad hoc che, da un lato aumenta il numero dei luoghi sensibili in città e dall’altro consente di controllare in modo peculiare il comparto del gioco nel suo insieme. In particolare, questo nuovo regolamento edilizio del Comune vieta l’apertura delle sale da gioco a meno di 500 metri da scuole, luoghi di culto, impianti sportivi, strutture residenziali in ambito socio-sanitario, luoghi di aggregazione giovanile ed oratori, strutture ricettive per le categorie protette. Altri luoghi sensibili sempre nel nuovo regolamento edilizio sono parchi gioco, le caserme, gli ospedali e le cliniche, luoghi di valore civico e culturale e le sedi associazioni di volontariato: ma i poveri operatori del gioco legale di Milano troveranno un “angolino” dove lavorare, dopo aver pagato profumatamente la licenza?