Stanleybet sta dando del filo da torcere all’aams, forse possiamo aspettarci ad uno stop delle concessioni per i nuovi casino on line italiani legali? Attualmente, in Italia, il noto bookmaker è presente sul territorio con varie agenzie di scommesse e non è ancora arrivato sul www. Oggi attacca la legge comunitaria del 2008 e chiede allo stato 1,5 milioni €, accusando di essere stati ripetutamente e soprattutto ingiustamente messo da parte.
L’operatore britannico si lamenta del modo in cui sono state rilasciate le prime licenze, secondo loro non conforme con i principi del libero mercato. Se l’esposto viene accolto il rischio che si corre è quello di non poter andare avanti con i siti AAMS e di dover interrompere l’attività dei casino legali che sono già online, da luglio. Fra questi ricordiamo 888.it, sisal casino, betclic, titanbet, iziplay e william hill, cioè i primi in assoluto ad aver esposto su Internet il marchio aams.
Il rischio c’è, qualora questo succedesse allo stato italiano costerebbe molto più caro dei danni così dovuti alla stanley bet: le società straniere che operano sul web da luglio si stanno preparando al peggio ed hanno in mente ben chiare le somme dei risarcimenti che saranno subito pronte a chiedere anche loro.